.....No, a dire il vero sei tu che mi segui come uno Yorkshire ammaestrato.


Sembrano scemi, ma in realtà hanno come un radar che ha del miracoloso e che nel vuoto cosmico delle loro menti gli permette di captare solo le informazioni che gli potranno essere utili in futuro.
E' così che creano il database del paraculo compiacente.
Praticamente funziona in questo modo: tu parli, e loro sentono solo BLA BLA BLA BLA, poi nel tuo discorso ti capita casualmente di indicare un qualcosa che incontra particolarmente i tuoi gusti, ed è la fine. Loro segnano del database di cui sopra questa informazione per poi rivendersela al momento più utile, magari dopo una litigata, o quando reputano opportuno farteli sentire più vicini.
Certamente è bello, parlando con qualcuno citare un film, e pensare che quella citazione la avrebbe capita solo quel particolare lui, ma questo incontro di interessi deve essere spontaneo, non un sintomo del CASO UMANO DELLO YORKSHIRE AMMAESTRATO.

Alcuni esempi pratici della patologia in esame:



- "Io adoro Woody Allen, penso che stasera mi vedrò Io e Annie" e lui tempo zero eccolo che sta sul torrent a scaricare il film per poi chiederti il giorno dopo se hai riso anche tu alla battuta sulla nonna che occupava il tempo a farsi stuprare dai cosacchi. Il che ti suona strano visto che la sera prima non aveva idea di chi fosse Diane Keaton.

-"Oh sono così avanti che ho scoperto quel gruppo indie polacco che conoscono in 5!!" lui abbozza e il giorno dopo magicamente conosce tutte e 4 le canzoni reperibili su internet.

-"Io reggo bene l'alcol, ma col daiquiri frozen alla banana parto come un beduino con l'insolazione" e guarda caso ti dirà che proprio quella sera aveva provato lo stesso drink, dopo averlo cercato per 12 bar diversi.

-Ultimo caso, che deve necessariamente far partire un campanello di allarme: in un momento di totale fancazzismo su facebook si diventa fan anche della nonna del vicino, e dopo poche ore, si scopre che anche lui è fan della nonna del tuo stesso vicino, anche se magari vive in un'altra città, e non ha idea di come si chiami il tuo vicino.



Ma questi sono esempi lampanti, ci sono anche i casi in cui il database li sorregge molto più subdolamente, per esempio durante un incontro galante. Per l'occasione lui si presenta vestito con quel completo per il quale settimane prima avevi espresso apprezzamento, e tu esclami
"ooooo ma come siamo eleganti!!!"
e lui risponde (con il piglio del consumato attore di fiction uscito da BORIS, faccia BASITA e VOCE IMPOSTATA)
"grazie!!!....ahhhh ma ORA CHE MI RICORDO mi sembra che tu un giorno mi dicesti che ti piaceva questo abbinamento", in realtà il database del paraculo segna anche giorno e ora in cui glielo hai detto ma questo lo tace, per i momenti di maggiore bisogno.

Diciamocelo, tutto questo in fase di corteggiamento o nei primi mesi può anche fare piacere.
La situazione però è diversa dopo una crisi che ti ha fatto capire che non ne vuoi proprio sapere più nulla di lui.
Infatti, quando ormai hai appurato l'esistenza di questo database e ne hai fatto anche un backup come i migliori esperti informatici di C.S.I. per non farti fottere l'ennesima volta, l'utilizzo spudorato di questa tecnica ti porta ad un passo dall'omicidio.
Ed ecco il caso.
Dopo mesi che non si sente ricompare per dirti che CASUALMENTE oggi ti ha pensato perchè, sempre CASUALMENTE, è finito ad una retrospettiva di Woody Allen a un cinema che dista appena a 200km da casa sua (il fatto che ci sia effettivamente stato è, chiaramente, irrilevante).
Così, nel bel mezzo del discorso lui, che evidentemente si è rifatto vivo solo per dirti questa cosa di fondamentale importanza, piazza provvidenzialmente questa frase
"ma ti ricordi quante cose avevamo in comune? eravamo anime gemelle, perchè non proviamo a ricomporre i cocci?"


Certo perché io mi ricorderò di quanto ti piacciono i miei stessi film nel momento in cui fantasticherò su come ucciderti usando solo un cucchiaio, una chiave e l'acido muriatico.



P.s. con questo post ho inaugurato una nuova categoria, quella del CE STAVO GIUSTO A PENSA', ossia: metodi di approccio del caso patologico.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma che figata questo blog! sapessi quanti yorkshire ammaestrati mi corrono appresso!

Jung ha detto...

E allora scappa, o lanciagli delle polpette avvelenate, come preferisci!

Nonna_Belarda ha detto...

Patetica

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